La storia di un viaggio. Dapprima verso le vette dell’Himalaya, e poi verso il continente indiano. Recarsi in seguito nella terra del Sol Levante, ricercando le proprie radici, e fermandosi ad esplorare i luoghi che conservano l'antico insegnamento buddista. E poi tornare in India, e viverla, tentando di comprenderne l’essenza. Infine, ritrovarsi nuovamente a casa nel piccolo Tibet indiano, che con dedizione e compassione continua a insegnare la via verso la conoscenza della vera natura dell’essere umano.

Tuesday, April 19, 2011

...and the life goes on...

Si sta ormai concludendo la stagione della fioritura dei ciliegi, ma non altrettanto si può dire circa la situazione nella centrale di Fukushima. L' Agenzia giapponese per la Sicurezza Nucleare ha dichiarato che sono stati rilevati livelli di radiazioni in aumento rispetto ai giorni passati, e cresce in Giappone la necessità di conoscere la situazione reale. Nello scorrere quotidiano ciascuno continua la propria esistenza senza aver tempo per troppe "distrazioni". Il lavoro, la devozione per l'azienda di cui fanno parte, il poco tempo libero restante per il riposo. E non bisogna dimenticare che in Giappone fin  da bambini si viene  istruiti a reagire in qualsiasi situazione senza cadere nel panico. Nelle scuole ogni mese vengono fatte almeno un paio di esercitazioni antiterremoto. Significative sono le indicazioni comportamentali che vengono date durante l'esercitazione: non correre, non spingere, non parlare, non agitare le persone intorno a te, mantenere la calma. Ecco una delle ragioni per cui il popolo giapponese appare agli occhi internazionali come un popolo pacifico e tranquillo. E anche durante un avvenimento così grave e devastante come quello dell' 11 marzo, tutti mantengono calma e precisione, senza mai abbattersi.

Il giornale Mainichi racconta del Kenka Tanabata, l'annuale festival che festeggia la fioritura dei ciliegi. Oltre duemila abitanti della città di Kensen (prefettura di Iwate), si sono riuniti la scorsa domenica. Musica, sake, speranze  e progetti per riscostruire la  loro città devastata dal terremoto, senza dimenticarne le vittime per le quali di prega in silenzio.

E contemporaneamente giornali e televisioni continuano a dare informazioni e notizie circa le conseguenze dell'incidente, ripetono che la situazione è totalmente instabile, che i livelli di radioattività sono alti e la Tepco dichiara che saranno necessari dai sei ai nove mesi per ristabilire la normalità alla centrale nucleare. Ma ovviamente no guarantees.

A Tokyo, intanto, si raccolgono fondi e si organizzano eventi pubblici, come il "Global PechaKucha Day - Inspire Japan" che sabato scorso ha visto riunite oltre 200 persone tra artisti, architetti e musicisti. Sono state esposte idee per aiutare il Giappone a raccogliere fondi, tramite i lavori e i progetti di diversi artisti. Il Giappone ha inspirato diversi generazioni di designers, - ha detto una partecipante - è ora tempo di inspirare il Giappone. 




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